Notizie su possessore o possessori
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Il fondo proviene dall’ex Ospedale neuropsichiatrico “Santa Croce” di Macerata, uno dei primi stabilimenti specialistici per malattie mentali tra i più recettivi dell’Italia centrale. La sua storia ha seguito le seguenti vicende. La prima “Casa per Pazzi” (definita anche “Carcere de’ Pazzi”) istituita a Macerata fu eretta nel 1771 nel piccolo Torrione di Porta Castellana, l’attuale Porta San Giuliano, ma venne abbandonata già alla fine del secolo a causa della sua inadeguatezza e delle ridotte dimensioni. Solo nell’ottobre del 1811 fu eretto lo “Spedale dei Pazzi” di Macerata nella chiesa del monastero delle Domenicane, in seguito alla soppressione di quest’ordine religioso avvenuta nel 1810. Nell’agosto del 1826 la Delegazione apostolica acquistò l’ex-fabbrica di cera, situata nell’attuale quartiere di San Giuliano, per costituirvi lo “Stabilimento dei mentecatti”, il primo proto-manicomio delle Marche edificato per tale scopo e non ricavato da chiese, conventi o piccoli spazi negli ospedali civili. L’Ospizio, completato nel 1834, si rivelò presto insufficiente sia per il crescere della cronicità istituzionalizzata, sia per l’aumento incontrollato dei ricoveri tanto che nel 1859 il Consiglio Provinciale decise di costruire un nuovo manicomio presso l’area occupata dal convento dei Frati minori osservanti di Santa Croce. Nel maggio del 1863, su progetto dell’ing. Domenico Mariotti e con il contributo dell’ing. Camillo Prosperi e del direttore del Manicomio di Roma, dott. Giovanni Gualandi, furono appaltati i lavori per la realizzazione del Manicomio di Santa Croce che fu ultimato nel 1868. La prima direzione del nuovo istituto fu affidata al dott. Giovanni Tonino, medico del manicomio torinese, che ricoprì la carica fino al 1876 dopodiché la direzione passò ad Enrico Morselli, medico presso il manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia, il quale ebbe il merito di riorganizzare la struttura sia a livello tecnico che assistenziale rendendola uno dei migliori centri terapeutici per la cura delle malattie mentali, un modello spesso citato per la sua efficienza e modernità. Al dott. Enrico Morselli successe nella direzione il dott. Gianditimo Angelucci, suo collaboratore, che vi rimase per oltre vent’anni. Agli inizi del Novecento il manicomio di Macerata, al fine di ospitare un numero sempre maggiore di malati e per rispondere alle esigenze dei nuovi sistemi razionali di cura, si arricchì di nuovi fabbricati fra i quali Villa Montalbano, la colonia agricola Esquirol, la colonia industriale Lombroso e la tessitoria. Tra gli anni 1922-1935, sotto la direzione del dott. Gaetano Martini, il complesso s’ingrandì ulteriormente con la costruzione di altri tre padiglioni. Nel 1944 la direzione passò al dott. Luigi Bialetti, il quale diede nuovo impulso all’attività di ricerca, fece acquisire nuovi strumenti (come ad es. l’elettroencefalografo), rinnovare alcuni servizi e costruire un nuovo padiglione. Dopo la legge 180 del 1978 e il passaggio di proprietà nel 1980 dall’Amministrazione provinciale all’Azienda sanitaria locale il complesso subì varie trasformazioni fino a quando, nel 1998, l’Ospedale neuropsichiatrico “Santa Croce” venne definitivamente sgomberato.
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Data e modi di acquisizione
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Il fondo, appartenente all’ex Ospedale neuropsichiatrico “Santa Croce” di Macerata, venne donato nel maggio del 1983 dall’Amministrazione provinciale di Macerata all’Istituto di Pedagogia e Psicologia dell’Università degli Studi di Macerata, sulla base della richiesta inviata alla USL (Unità sanitaria locale) dall’allora direttore del suddetto Istituto, Prof. Giuseppe Galli. Dal 2006 al 2014 il fondo è ospitato presso la sede della Biblioteca del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo. Attualmente si trova presso la Biblioteca del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l'infanzia (CESCO).
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Storia del fondo
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Nel 1983, a seguito della chiusura dei manicomi deliberata dalla Legge Basaglia, l’Amministrazione provinciale di Macerata donò il patrimonio librario dell’ex Ospedale neuropsichiatrico “Santa Croce” all’Istituto di Pedagogia e Psicologia diretto dal Prof. Giuseppe Galli, Professore ordinario di Psicologia generale presso l’Università degli Studi di Macerata e Professore Emerito dal 17 settembre 2009. L’acquisizione del fondo si deve alla volontà del Prof. Giuseppe Galli che manifestò il suo interesse a salvare tale patrimonio librario, che versava in uno stato di totale abbandono, facendone direttamente richiesta alla USL (Unità sanitaria locale). Nel 1987, con la costituzione del Dipartimento di Filosofia e Scienze umane, tale fondo confluì nell’omonima biblioteca. Il trasferimento nell’attuale biblioteca è avvenuto nel 2006, allorquando tutta la sezione di Pedagogia e Psicologia entrò a far parte del patrimonio bibliografico del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo. Dal giugno 2014 il fondo si trova presso la Biblioteca del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l'infanzia (CESCO).
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Alimentazione del fondo
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Il fondo è chiuso.
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Indicizzazione del fondo
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L’ingresso del fondo nel patrimonio della Biblioteca non eè stato accompagnato da alcuna lista. Attualmente solo una parte del "Fondo O.N.P." è catalogata e ricercabile attraverso l’OPAC locale dell’Università degli Studi di Macerata e l’OPAC nazionale SBN.
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Accessibilità del fondo
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Il fondo è accessibile per sola consultazione interna secondo gli orari di apertura al pubblico della Biblioteca.
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Consistenza
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Il fondo è costituito da 190 volumi monografici e da 545 unità fisiche di riviste (inclusi estratti e volumi rilegati per annata).
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Altri fondi nel Fondo
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Tipologia
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Il valore intrinseco del “Fondo O.N.P.” è particolarmente elevato sia per la sua rarità, sia per il suo carattere specialistico, sia per il rilievo scientifico che riveste nell’ambito della psichiatria. La maggior parte delle opere in esso conservate sono presenti in edizione originale e in minor numero in traduzione, edizioni successive o ristampe. Costituito per più della metà da riviste scientifiche, il fondo contiene un cospicuo numero di opere dei maggiori alienisti, italiani e stranieri, della seconda metà dell’Ottocento; la parte più significativa è rappresentata dagli scritti del dott. Enrico Morselli, uno degli esponenti più attivi e illuminati della psichiatria italiana di tutti i tempi, che svolse la sua attività tra il 1870 e il 1929.
Psichiatra di formazione, Morselli coltivò interessi che spaziarono dalla filosofia alla psicologia, dalla neuropatologia alla psichiatria forense, dalla terapia psichiatrica alla medicina legale, con profondità di indagine e rigore scientifico. Nel 1877 assunse la direzione dell’Ospedale psichiatrico di Macerata che rinnovò sotto il profilo terapeutico e assistenziale, promuovendo una radicale riforma ispirata a una concezione del manicomio non come semplice luogo di custodia e segregazione, ma anzitutto come luogo di cura e riabilitazione. In questa istituzione fu un pioniere nell’uso del lavoro come strumento di terapia e reinserimento. Sotto la sua guida il Manicomio di Macerata divenne un modello ammirato e imitato in Italia e all’Estero. Tra le numerose iniziative che egli intraprese vi fu la fondazione della «Gazzetta del Manicomio di Macerata», nata con lo scopo di documentare le attività e la vita stessa del manicomio, ed oggi conservata all’interno del “Fondo ONP&rdquo.
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Identificazione, ordinamento e collocazione
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Il fondo ha conservato la sua unità. La sua identificazione avviene in catalogo attraverso la sigla "Fondo O.N.P", nella sezione PSIC. Fisicamente il fondo è stato ordinato secondo il sistema di collocazione semifissa basata sull’ordine alfabetico (autore/titolo) adottato dalla Biblioteca del Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane ed ha conservato tale collocazione anche dopo il suo trasferimento presso i locali della Biblioteca del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo. Tutti i volumi appartenenti al fondo sono contrassegnati dal timbro del Manicomio Provinciale - Macerata- Direzione medica, e in alcuni casi anche dal timbro dell’Amministrazione Provinciale di Macerata – Ospedale psichiatrico. Alcune pubblicazioni riportano nel verso del frontespizio il timbro recante la scritta EX O.N.P. ed un numero d’ingresso. Parte del materiale contenuto nel fondo conserva sul dorso due etichette di cui una assegnata probabilmente dall’Ospedale neuropsichiatrico di Macerata e l’altra, posizionata nella parte inferiore, dalla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Macerata.
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Stato di conservazione
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Lo stato di conservazione del fondo è buono. La maggior parte delle copertine sono originali e raramente, all’interno dei volumi, compaiono annotazioni manoscritte.
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Bibliografia e documentazione
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Il fondo è stato descritto nella tesi di laurea della dott.ssa Liana Sopranzetti dal titolo "La Biblioteca del manicomio di Macerata e la psichiatria italiana", relatore prof. Edoardo Bressan, Macerata, a.a. 2008-2009.
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Note e segnalazioni particolari
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