Le biblioteche e le raccolte librarie del territorio
Le biblioteche e le raccolte librarie del territorio.
Cercando di ricostruire sommariamente la trama spesso sottile di un tessuto territoriale variegato che accomuna biblioteche e collezioni librarie delle più diverse tipologie presenti in Provincia, l'Università di Macerata vuole mostrare un panorama bibliografico, non conosciutissimo, ma ricco di valore e di significato, del territorio all'interno del quale l'Ateneo si innesta. Tale panorama peraltro è parte di un più ampio contesto dei beni culturali maceratesi, spesso quasi pudicamente celato con la stessa riservatezza caratteristica delle terre marchigiane, eppure carico di sorprese e di suggestioni, come suggestivi e sorprendenti, per l’offrire ognuno almeno una piccola meraviglia, sono i paesi del maceratese che dai monti Sibillini giungono al mare.
Dai colli dell’entroterra al mare, quasi ogni paese e cittadina della provincia di Macerata possiede almeno una biblioteca, dilatata spesso aldilà delle proprie mura proprio in grazia, a volte, della ridotta dimensione del luogo che per questo diviene “salotto culturale”, all’interno del quale si mescolano biblioteche e cultura bibliografica, teatro, architettura, arte, cultura letteraria (molti sono i musei, i siti archeologici, i teatri storici della provincia): storia, scienza, vita e memoria preziosa di un territorio all’interno del quale l’Ateneo di Macerata funge da catalizzatore culturale.
Più di cento sono le biblioteche della Provincia. Esse coprono quasi tutte le tipologie: biblioteche pubbliche e private (prima tra tutte, tra le private, la Biblioteca di Casa Leopardi a Recanati); universitarie (le universitarie di Macerata e Camerino) e statali (Biblioteca Statale di Macerata), di enti locali (quali la Mozzi-Borgetti di Macerata, la Valentiniana di Camerino, di interesse anche per il ricco patrimonio di pubblicazioni antiche), di enti e ordini religiosi (la Egidiana, ad esempio, dei padri agostiniani di Tolentino), di centri e di istituzioni culturali (la Biblioteca del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, la Biblioteca dell’Accademia Georgica a Treia, la Biblioteca del Centro Internazionale di Studi Gentiliani a San Ginesio): luoghi-testimonianza, a volte, dell’operare di illustri uomini di scienza cui i paesi della provincia di Macerata hanno dato i natali: Leopardi, ad esempio, o Alberico Gentili, eminente padre del diritto internazionale.
Ricostruire questa trama intessuta di libri preziosi e peculiari significa intraprendere un viaggio affascinante e utile, sia per la comprensione della compagine sociale, di pratiche di lettura, degli interessi culturali di persone e istituzioni, sia per mettere in luce un patrimonio, come si è detto, di grande rilevanza scientifica e storica.
Nel suo complesso, il patrimonio bibliografico della provincia ammonta presumibilmente a circa due milioni di volumi, molti dei quali ancora da censire nel dettaglio e da acquisire in un moderno catalogo pubblico elettronico.
Una cospicua parte del patrimonio librario provinciale è oggi catalogata in modalità elettronica ed è localizzabile attraverso il catalogo elettronico, Online Public Access Catalogue (OPAC), del Polo bibliotecario provinciale maceratese, costituitosi a partire dal 1990, a seguito dell’adesione al progetto di catalogo unico nazionale SBN: circa 800.000 descrizioni bibliografiche, corrispondenti ad altrettanti volumi monografici e riviste facilmente ricercabili attraverso molteplici canali di ricerca e visibili nei più importanti OPAC nazionali e internazionali.
Accanto al catalogo elettronico permangono ancora i vecchi cataloghi cartacei lasciati in essere, in alcuni casi per necessità, in altri, per non disperdere la storia delle biblioteche.
Per le biblioteche, per le collezioni e i fondi librari del territorio provinciale, si rimanda alla relativa pagina del portale catalogo polo bibliotecario maceratese illustrative e si è fatto rimando alla pagina Istruzione e cultura del Portale Territoriale della Provincia.
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